mercoledì 4 dicembre 2013

VENDI MEGLIO! Tutti i consigli che ti servono per diventare un commerciante perfetto

Chi non è un professionista del commercio probabilmente non si pone il problema di come proporre la propria merce per migliorare le proprie vendite. Eppure saper vendere è un arte alla portata di tutti, basta solo applicare qualche piccolo accorgimento e conoscere pochi segreti, per trasformare la propria bancarella da un cumulo disordinato di cianfrusaglie in un’accattivante mini-bazar, massimizzando così le vendite e i guadagni.

Personalmente non ho mai avuto esperienze di vendita, perché nei mercatini amo cimentarmi solo nel ruolo di compratore. Però in questi anni ho avuto modo di notare errori e furbizie dei vari venditori, ingenuità evitabili, improvvisazioni disastrose. E’ vero, il venditore dei mercatini è un dilettante prestato al commercio per qualche ora, ma per quale motivo non sfruttare quelle ore per guadagnare di più e migliorare la vostra esperienza di vendita? Ecco quindi una piccola guida ai segreti della vendita nei mercatini del riuso!

Stabilite un obiettivo!
Avete montato la vostra bancarella. E ora dovete rispondere a una domanda, prima che arrivi il primo cliente della giornata: volete soprattutto liberarvi della maggior parte di roba possibile oppure volete vendere i vostri oggetti al massimo del valore che intendete dargli? E’ importante avere ben chiari dentro di sé questa risposta, perché in questo modo saprete come approcciarvi alla vendita: ossia irremovibile sui prezzi convinti che prima o poi troverete il cliente disposto a pagare quello che chiedete (consigliabile per venditori abituali), oppure pur di vendere siete disposti ad abbassare, anche notevolmente, i prezzi di partenza (consigliabile a chi va a vendere una volta ogni tanto).

Ordine!
Credete che mettere i vostri libri in una busta di plastica per terra, basti a incuriosite i bibliofili? Pensate che i vostri abiti smessi andranno via subito a un euro al capo, buttati sulla bancarella in un mucchio? State sbagliando tutto!
Guardatevi attorno. Ci sono decine e decine di bancarelle come la vostra. Pensate davvero che le persone abbiano voglia di tirare fuori dalla busta tutti i libri cercando il titolo che gli piace, o che analizzino il mucchio di vestiti alla ricerca del capo di loro gradimento? Non succederà mai, perché i clienti devono dare un’occhiata a tutto il mercatino. Il potenziale cliente passeggia davanti alla vostra bancarella per 10 secondi, il tempo di una veloce occhiata alla ricerca di qualcosa che può incuriosirlo. Se mettete la vostra roba in scatoloni, mucchio o sacchi di plastica, non mostrate quello che avete. Pertanto mettete tutto in ordine e ben organizzato!
Avete dei libri? Metteteli in un modo che si possano facilmente leggere tutti i titoli di costa!
Avete dei vestiti? Piegateli e organizzate i capi: quelli maschili da una parte, quelli femminili dall’altra, quelli da bambino dall’altra ancora, maglioni con maglioni, pantaloni con pantaloni, ecc... Volete organizzarli ancora meglio? Nelle vostre pile di vestiti piegati mettete dei cartellini spiegando che il cliente potrebbe trovare capi solo di certe taglie.
Insomma, mostrate bene la vostra roba! Mettete i clienti nelle migliori condizioni per riconoscere subito che tipo di merce avete in vendita!

Prezzi bene in vista!
Il concetto è il medesimo: avete pochissimo tempo per fare colpo sul potenziale cliente. Quindi spendete un euro e comprate dei post-it per prezzare la vostra mercanzia. In questo modo i clienti sapranno subito quanto costano gli oggetti che gli interessano. Non temete di impaurire i clienti, non andranno via perché reputano un oggetto troppo caro, piuttosto proveranno a trattare sul prezzo se l’oggetto davvero gli interessa. Se non mettete i prezzi potreste perdere fette di potenziali clienti, come le persone timide, oppure quelle che non sono disposte ad aspettare che voi terminiate con un altro cliente. E poi, pensateci bene, come vi sentireste a entrare in un negozio dove i prezzi non sono esposti?

Niente invadenza!
Non cercate di attirare i clienti verso la vostra bancarella ponendo loro domande a bruciapelo, 90 volte su 100 otterrete l’effetto contrario. Un atteggiamento del genere infatti, trasmette aggressività e incute nel potenziale cliente il timore di rimanere invischiato in una trattativa per qualcosa che in realtà non gli interessa. Il cliente arriva da solo, se avete merce per lui interessante.

Lasciate spazio!
Non espandete i vostri spazi espositivi in mezzo alla strada! Il venditore vostro dirimpettaio potrebbe fare la stessa cosa. Il risultato sarebbe che voi avreste una bancarella che si espande in profondità e non in lunghezza, risultando molto scomoda da vedere. Inoltre, e soprattutto, ridurrete molto il passaggio pedonale dei clienti e basterà che un paio di persone si fermino per qualche secondo per creare un ingorgo. Quando si formano ingorghi nella strada per questi motivi, i clienti si spazientiscono, e vogliono solo superarli per tornare dove si cammina con tranquillità, senza pensare che per fare questo hanno dovuto saltare la visita a due o tre bancarelle: tra le quali magari c’era anche la vostra! Questo significa potenziali clienti in meno!

Parola d’ordine, simpatia!

Non è facile stare tutto il giorno a contatto con le persone. I clienti che arrivano alla vostra bancarella possono essere simpatici o antipatici, scorbutici o affabili, gentili o bruschi. Voi però, in quanto venditori, avete “l’obbligo” di essere sempre gentili, di sorridere e saper porgere una battuta spiritosa quando ci vuole. Non è solo un obbligo di convivenza civile, ma vi accorgerete anche che mostrarvi cortesi e sorridenti con le persone vi favorirà enormemente nelle trattative. Un acquirente infatti non vorrà tirare troppo con un venditore cortese e sorridente, preferirà piuttosto pagare un po’ di più, parzialmente ripagato dal vostro garbo di venditore.